La notizia è stata rilanciata in occasione della prima esecuzione assoluta italiana in versione “completa” dell’opera di raro ascolto del celebre compositore calabrese, con l’aggiunta dell’aria “Una Mattina”. Cantata da Federico nel terzo atto della prima versione de "L'Arlesiana" (1897), Cilea la escluse nei successivi rimaneggiamenti dell'opera, ma il conterraneo tenore Giuseppe Filianoti, diplomato nel nostro Conservatorio, l’ha recentemente ritrovata a Palmi esaminando le carte del Maestro.

Si trattava di una versione abbozzata che lo stesso tenore ha affidato l’anno scorso alle “cure” del nostro docente di Composizione Mario Guido Scappucci, il quale l’ha adattata e orchestrata «con molto gusto e attenzione allo stile del compositore» (D. Ciccone in “OperaClick”).

L’aria è stata così reinserita dalla Casa Musicale Sonzogno nella partitura corrente de "L’Arlesiana", utilizzata per la prima volta in Italia lo scorso 29 settembre in occasione dell’apertura della 46a Stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi, con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Francesco Cilluffo e la regia di Rosetta Cucchi.

Mario Guido Scappucci, nato a Viterbo, ha frequentato e si è poi diplomato al Conservatorio di S.Cecilia a Roma in Composizione, Pianoforte e Strumentazione per Banda. Ha conseguito il diploma d’'onore per la musica d'’insieme presso l'’Accademia Chigiana di Siena e diversi altri premi come solista ed in duo pianistico.

Nel '’93 una sua composizione è stata selezionata per la stagione universitaria dei concerti di Roma. Nel ’95 ha partecipato al Workshop internazionale di architettura organizzato dall’'Università di Reggio Calabria con una comunicazione sul tema "“musica ed architettura"”. Nel 2002 è stato selezionato nell’'ambito della rassegna “"Compositori a confronto"” di Reggio Emilia. Nel 2003 è risultato semifinalista al Secondo concorso internazionale di composizione musicale di Ville de Comines-Warnetton.

In veste di pianista e compositore ha collaborato stabilmente con il violinista Vincenzo Bolognese, con il tenore Giuseppe Filianoti, con l'’Ex novo ensemble di Venezia e con diversi altri solisti e formazioni cameristiche. Particolarmente significativa è stata la collaborazione con il soprano Liliana Marzano, con la quale ha effettuato un percorso di ricerca verso una nuova cantabilità. E'’ titolare della cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Reggio Calabria.

"L'Arlesiana" va in scena per la prima volta il 27 novembre del 1897 al Teatro Lirico internazionale di Milano con l'allora ventiquattrenne Enrico Caruso nel ruolo di Federico. Poco meno di un anno dopo, l'opera viene riproposta nello stesso luogo in una versione ridotta a causa di tagli voluti dall'editore. Cilea torna a rimaneggiare l'opera tredici anni dopo, e il 28 marzo del 1912 va in scena al Teatro San Carlo di Napoli una terza versione, che però verrà ritirata dal compositore. Il 7 maggio del 1932 l'opera viene trasmessa dall'EIAR (oggi RAI) in una versione riveduta da Cilea e fino al 1938 continua ad essere oggetto di modifiche da parte del compositore. Ulteriori rimaneggiamenti, in vista di una versione definitiva che non sarà mai portata a termine, sono annotati da Cilea in una riduzione per canto e pianoforte conservata presso il Museo "Francesco Cilea e Antonino Manfroce" di Palmi.