Tra le grandi famiglie strumentali, quella degli ottoni è tra quelle che risentono più di tutte la mancanza di attenzione dei compositori odierni. Ci sono brani solistici, pochi, molto difficili e spesso scritti per virtuosi. Lo strumentista, nel rimandare di volta in volta l’approccio alle tecniche estese, finisce spesso per rinunciarvi completamente. Questo seminario mira a tessere, seppur con ancora pochi fili, quella tela di collegamento tra classico e moderno, repertorio e sperimentazione, tecniche tradizionali ed estese.
Il seminario ha quindi un duplice obiettivo; da una parte la possibilità per i compositori di conoscere in modo approfondito il mondo degli ottoni, dall’altra, l’esplorazione e lo studio delle tecniche contemporanee degli ottoni attraverso la sperimentazione e l’analisi del repertorio specifico.
Il seminario è aperto a proposte specifiche da parte dei partecipanti:
entro il 14 giugno sarà possibile iscriversi e inviare alla referente del seminario, la docente di Composizione M° Carmen Fizzarotti (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), partiture, idee o quesiti che verranno discussi nella sessione interattiva di giovedì 19 giugno (la domanda di iscrizione dovrà essere scaricata da questo link. I partecipanti non iscritti all'istituto dovranno versare le quote indicate nel modulo di domanda).
Per i compositori: bozze di composizioni, domande su tecniche o modalità performative, idee che si vogliono approfondire, ecc…
Per gli strumentisti: partiture da analizzare, problematiche legate alla reale eseguibilità di determinate tecnica, teatralità, performance, ecc…
PROGRAMMA DEL SEMINARIO
Martedì 17 giugno 14.30 – 18.30
Costruzione della tecnica e delle possibilità degli strumenti ad ottone secondo una prospettiva di tecnica, variabili e combinazioni, teoricamente applicabile a tutti gli strumenti escludendo ogni connotazione di stile musicale (Classico? Contemporaneo? Jazz?).
Mercoledì 18 giugno 9.00 – 13.00
Elementi di grafia della musica contemporanea (grafia generale e specifica degli ottoni) con riferimenti al repertorio che la utilizza.
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Analisi delle composizioni:
Sequenza V (1966) di L.Berio;
Solo (1966) per strumento melodico e delay multipli di K.Stockhausen;
Mistake-ad utrumque paratus (2018) di R. Marsicano.
Mercoledì 18 giugno 14.30 – 18.30
Le sordine: storia e classificazione.
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Altri sistemi di manipolazione del suono;
Utilizzo di ance negli ottoni: pratica ed eventuale scrittura in partitura;
Possibilità di modifiche allo strumento.
Giovedì 19 giugno 10-13
Sessione di improvvisazione e sperimentazione con i partecipanti a partire dai moduli elementari esposti il primo giorno come stimolo per lo studio strumentale e la composizione;
Discussione delle richieste pervenute;
Momento conclusivo di confronto e dialogo collettivo sulle tematiche trattate.
Raffaele Marsicano si è diplomato in Trombone, Strumentazione per Banda e Composizione presso il conservatorio G.Verdi di Milano.
La sua duplice natura di trombonista e compositore lo ha portato negli anni a creare un progetto dove il suo essere performer, compositore e didatta coesistono simultaneamente su più livelli.
Il progetto è stato approfondito in collaborazione con il Conservatorio di Milano, Firenze e l’Orpheus Institute di Ghand e, considerata la molteplicità della sua ricerca è stato selezionato a presentare il suo lavoro in molte conferenze internazionali.
Tra le più rilevanti abbiamo ‘EPARM’ 2018 in Porto, ‘HARP’ 2018 presso il RNCM Manchester, dove è stato anche ospite per due settimane come stagista e ‘INCONTRI DI RICERCA’ presso il Conservatorio di Milano”. Parallelamente alle conferenze, viene spesso invitato a tenere seminari condivisi tra le classi di composizione e di strumento. Tra i più importanti citiamo i seminari tenuti al conservatorio di Milano, al CSNMDP di Parigi e al RNCM di Manchester in occasione del suo stage presso il college.
Le sue composizioni sono state eseguite in festival e teatri come il Teatro Nazionale di Milano, sala Verdi e sala Puccini di Milano, Teatro Pirandello di Agrigento, sala Onu del Teatro Massimo di Palermo, conservatorio di Petrozavodsk (Russia), Festival Cinque giornate di Milano, International Trombone Festival di Parigi (2012), festival di Milano Musica, PianoSofia 2021, Ravenna Festival e ad agosto 2022 è stato ospite come compositore presso la fondazione di Royaumont (Parigi) per una residenza di tre settimane (OPUS#2).
Come trombonista, oltre alla ricerca e alla divulgazione, collabora con vari ensemble tra cui MDI Ensemble, Divertimento Ensemble ed M2C del Conservatorio di Milano oltre che esibirsi da solista in festival di contemporanea quali l’Emufest di Roma, Darmstadt Ferienkurse e Milano Musica.
Attualmente è dottorando in “arti performative e materie stem” presso il conservatorio di Milano dedicandosi esclusivamente al suo progetto personale e alle sue ricerche, le quali creano una figura piuttosto particolare di compositore-performer-didatta.