L. v. Beethoven 7 Variazioni su Bei Månnern, welche Liebe fühlen WoO 46 F. Chopin Introduzione e Polacca Brillante op.3 C. Debussy Sonata in Re minore L. 135 I. Prologue: Lent, sostenuto e molto risoluto II. Sérénade: Modérément animé III. Final: Animé, léger et nerveux J. Brahms Sonata n.1 op. 38 I. Allegro non troppo II. Allegretto quasi menuetto III. Allegro  Luca De Muro Le innate capacità interpretative ed espressive di Luca De Muro lo hanno portato fin dai primi anni di studio del violoncello a contatto con importanti musicisti del panorama musicale internazionale. All’età di 13 anni compone un brano per violoncello dedicato al violoncellista Mischa Maisky, che lo invita a studiare con lui all’Accademia Musicale di Alto Perfezionamento di Siena, che frequenterà per tre anni e dove risulterà vincitore di una borsa di studio. Dopo vari premi, vinti durante il corso di studi, Luca De Muro si diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sotto la guida del M° Rocco Filippini con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Altro importante incontro è stato quello con il M° Mario Brunello con cui analizza e perfeziona filologicamente stili e repertori del barocco, del classico e del romantico. Nasce così con il M° Brunello una reciproca 'sintonia musicale' e profonda stima. Da lui viene invitato al ruolo di Primo Violoncello con la sua Orchestra da Camera; lo porta ad esibirsi come solista sostenendolo, da subito, e dichiarando di trovarsi di fronte uno dei più grandi talenti del violoncello incontrati. Nel 2004 Luca De Muro vince il Premio Antares all’Elba Festival International creato dal violista Yuri Bashmet, e viene inserito nella stagione concertistica al fianco di alcuni tra i più importanti solisti del panorama mondiale, come Gidon Kremer, Vadim Repin e Michael Guttman. Ha registrato al Quirinale per Rai Radio 3, a Basilea per la Radio Svizzera, ed inciso, in anteprima mondiale, il Konzertstuk per violoncello solo di Riccardo Malipiero nel CD Omaggio a Riccardo Malipiero in collaborazione con Milano Musica e la Casa Editrice Suvini-Zerboni. Suona da solista e in varie formazioni cameristiche con i violinisti Salvatore Accardo, Renaud Capucion, Akiko Suwanai, Marco Rizzi, Sonig Tchakerian, Fabio Paggioro e Ilija Marinkovich; i violisti Yuri Bashmet, Bruno Giuranna, Danilo Rossi, Luca Ranieri, i violoncellisti Mischa Maisky, Rocco Filippini, Mario Brunello; i Pianista Andrea Lucchesini, Massimiliano Ferrati, Mariangela Vacatello e Igor Roma. Viene regolarmente invitato a collaborare come Primo Violoncello in varie orchestre quali Orquestra Sînfonica do Estado de São Paulo (OSESP), Teatro San Carlo di Napoli, Sinfonica Toscanini di Parma, Sinfonica Siciliana di Palermo, Teatro Massimo di Palermo, Orchestra da Camera Italiana di Salvatore Accardo, Orchestra d’Archi italiana di Mario Brunello. Da anni è impegnato come Docente in Corsi di Perfezionamento, e dal 2011 insegna Violoncello nei Conservatorio Italiani. Attualmente è Docente di Violoncello al Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria.  Giuseppe Gullotta si è diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano col massimo dei voti e lode. Successivamente ha conseguito il Diploma Triennale di Alto Perfezionamento Pianistico presso l’Accademia Santa Cecilia di Roma. Recentemente ha debuttato alla Carnegie Hall - Auditorium Stern di New York con la England Symphonic Ensemble portando in prima assoluta il doppio concerto per pianoforte e violino di Mozart. Finalista al premio Busoni e sul podio di numerosi concorsi internazionali è da anni presente sulle scene internazionali esibendosi in importanti sale in tutto il mondo: Palau de La Musica Catalana di Barcellona, Palau de la Republica di Rio de Janeiro, Steinway Hall di Londra, Salle Cortot di Parigi, Lysenko Hall di Kiev, Sala Felipe Villanueva di Toluca (Messico), Swope Hall di West Chester (U.S.A), Dworku di Dusnikj Sdroj all’interno del Festival Chopin, Sala Verdi, Sala Puccini e Auditorium Mahler di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Michelangeli del Conservatorio di Bolzano, Sala Grande del Conservatorio di Venezia. Recentemente ha debuttato al Teatro Greco di Taormina in prima assoluta con Giovanni Sollima, Giuseppe Andaloro e Monica Leskovar con il progetto The Rite of Rock, un excursus della grande musica del 900 dalla Classica al Rock progressivo. Nel 2010 è stato inoltre il pianista accompagnatore del Gran Gala Mondiale della danza tenutosi ad Aosta con la partecipazione di Eleonora Abbagnato, Roberto Bolle ed importanti corpi di ballo quali New York Ballet e Hamburg Ballet in una serata interamente dedicata a Chopin & la Danza. Ha suonato con la English Simphony Youth Orchestra, Berlin Rias Orchestra, Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, Orchestra Sinfonica di Stato del Messico, Orchestra Sinfonica di Grosseto, West Chester Orchestra, Orchestra Enescu di Bucarest, Orchestra veneta Malipiero, Orchestra di Stato di Poltava, Orchestra Giovanile Internazionale, Orchestra Mihail Iora e Orchestra dell’opera di Craiova.
PROGRAMMA

L. v. Beethoven
7 Variazioni su "Bei Månnern, welche Liebe fühlen" WoO 46

F. Chopin
Introduzione e Polacca Brillante op.3

C. Debussy
Sonata in Re minore L. 135
I. Prologue: Lent, sostenuto e molto risoluto
II. Sérénade: Modérément animé
III. Final: Animé, léger et nerveux

J. Brahms
Sonata n.1 op. 38
I. Allegro non troppo
II. Allegretto quasi menuetto
III. Allegro

Luca De Muro
Le innate capacità interpretative ed espressive di Luca De Muro lo hanno portato fin dai primi anni di studio del violoncello a contatto con importanti musicisti del panorama musicale internazionale. All’età di 13 anni compone un brano per violoncello dedicato al violoncellista Mischa Maisky, che lo invita a studiare con lui all’Accademia Musicale di Alto Perfezionamento di Siena, che frequenterà per tre anni e dove risulterà vincitore di una borsa di studio. Dopo vari premi, vinti durante il corso di studi, Luca De Muro si diploma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sotto la guida del M° Rocco Filippini con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Altro importante incontro è stato quello con il M° Mario Brunello con cui analizza e perfeziona filologicamente stili e repertori del barocco, del classico e del romantico. Nasce così con il M° Brunello una reciproca 'sintonia musicale' e profonda stima. Da lui viene invitato al ruolo di Primo Violoncello con la sua Orchestra da Camera; lo porta ad esibirsi come solista sostenendolo, da subito, e dichiarando di trovarsi di fronte "uno dei più grandi talenti del violoncello incontrati”. Nel 2004 Luca De Muro vince il Premio “Antares” all’Elba Festival International creato dal violista Yuri Bashmet, e viene inserito nella stagione concertistica al fianco di alcuni tra i più importanti solisti del panorama mondiale, come Gidon Kremer, Vadim Repin e Michael Guttman. Ha registrato al Quirinale per Rai Radio 3, a Basilea per la Radio Svizzera, ed inciso, in anteprima mondiale, il “Konzertstuk” per violoncello solo di Riccardo Malipiero nel CD “Omaggio a Riccardo Malipiero” in collaborazione con “Milano Musica” e la Casa Editrice “Suvini-Zerboni”. Suona da solista e in varie formazioni cameristiche con i violinisti Salvatore Accardo, Renaud Capucion, Akiko Suwanai, Marco Rizzi, Sonig Tchakerian, Fabio Paggioro e Ilija Marinkovich; i violisti Yuri Bashmet, Bruno Giuranna, Danilo Rossi, Luca Ranieri, i violoncellisti Mischa Maisky, Rocco Filippini, Mario Brunello; i Pianista Andrea Lucchesini, Massimiliano Ferrati, Mariangela Vacatello e Igor Roma. Viene regolarmente invitato a collaborare come Primo Violoncello in varie orchestre quali Orquestra Sînfonica do Estado de São Paulo (OSESP), Teatro San Carlo di Napoli, Sinfonica Toscanini di Parma, Sinfonica Siciliana di Palermo, Teatro Massimo di Palermo, Orchestra da Camera Italiana di Salvatore Accardo, Orchestra d’Archi italiana di Mario Brunello. Da anni è impegnato come Docente in Corsi di Perfezionamento, e dal 2011 insegna Violoncello nei Conservatorio Italiani. Attualmente è Docente di Violoncello al Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria.

Giuseppe Gullotta
Si è diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano col massimo dei voti e lode. Successivamente ha conseguito il Diploma Triennale di Alto Perfezionamento Pianistico presso l’Accademia Santa Cecilia di Roma. Recentemente ha debuttato alla Carnegie Hall - “Auditorium Stern” di New York con la England Symphonic Ensemble portando in prima assoluta il doppio concerto per pianoforte e violino di Mozart.
Finalista al premio Busoni e sul podio di numerosi concorsi internazionali è da anni presente sulle scene internazionali esibendosi in importanti sale in tutto il mondo: Palau de La Musica Catalana di Barcellona, Palau de la Republica di Rio de Janeiro, Steinway Hall di Londra, Salle Cortot di Parigi, Lysenko Hall di Kiev, Sala Felipe Villanueva di Toluca (Messico), Swope Hall di West Chester (U.S.A), Dworku di Dusnikj Sdroj all’interno del "Festival Chopin”, Sala Verdi, Sala Puccini e Auditorium "Mahler" di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, "Sala Michelangeli" del Conservatorio di Bolzano, Sala Grande del Conservatorio di Venezia. Recentemente ha debuttato al Teatro Greco di Taormina in prima assoluta con Giovanni Sollima, Giuseppe Andaloro e Monica Leskovar con il progetto “The Rite of Rock”, un excursus della grande musica del 900 dalla Classica al Rock progressivo.
Nel 2010 è stato inoltre il pianista accompagnatore del Gran Gala Mondiale della danza tenutosi ad Aosta con la partecipazione di Eleonora Abbagnato, Roberto Bolle ed importanti corpi di ballo quali New York Ballet e Hamburg Ballet in una serata interamente dedicata a "Chopin & la Danza”.
Ha suonato con la English Simphony Youth Orchestra, Berlin Rias Orchestra, Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, Orchestra Sinfonica di Stato del Messico, Orchestra Sinfonica di Grosseto, West Chester Orchestra, Orchestra Enescu di Bucarest, Orchestra veneta “Malipiero”, Orchestra di Stato di Poltava, Orchestra Giovanile Internazionale, Orchestra Mihail Iora e Orchestra dell’opera di Craiova.